29 giugno 2025

Mondo Disco Music Festival, l'album musicale (in italiano) sulla saga di Pratchett che nessuno immaginava possibile...

Pubblicato il 29.6.25.

 ...e che nessuno ha mai realizzato, in un certo senso. Anche se esiste, parla proprio del Mondo Disco di Terry Pratchett, e ha un sacco di canzoni, ma tante proprio, tipo quasi una cinquantina, di tanti artisti e generi diversi, e che da oggi puoi ascoltare gratuitamente con un clic!

Facciamo un passo indietro: chi è Terry Pratchett? Lo scrittore autore della saga del Mondo Disco, creatore di personaggi di un umorismo pungente e indimenticabile, che nel mondo anglosassone è conosciuto ed amato come pochi altri, e che in Italia, anche se non mancano gli estimatori, purtroppo non ha mai avuto altrettanta fortuna. Ecco, prendiamo quei pochi appassionati italiani, e mettiamoli in una stanzetta (non serve particolarmente grande, tanto non stanno stretti). Chiediamo a tutti quelli che ritengono che ascoltare musica che ha avuto come ultimo passaggio la generazione da modelli AI faccia implodere il cervello e corroda l'anima di lasciare la stanza. Ecco, se per caso prima erano anche solo un po' stretti, i pochi rimasti nella sala staranno molto larghi.

In quest'atmosfera intima e riservata presento il progetto di cui più che autore sono produttore e direttore artistico: ho assoldato i migliori talenti di Ankh-Morpork (e non solo) chiedendo loro di collaborare alla più grande opera musicale in italiano sul Mondo Disco, un risultato che avremmo potuto ottenere con una singola canzone fatta di 3-note-3 ma noi abbiamo voluto strafare e quindi ne sono uscite quasi una cinquantina di canzoni in un doppio CD densissimo e musicalmente vario, con pure un ricco booklet allegato con le schede degli artisti e i testi di tutte le canzoni, ghost tracks che nemmeno chi era allo show ha mai sentito, e un buono per un pasticcio di carne gratis (acquistandone un altro al prezzo di due) offerto da uno sponsor di cui ora non ricordo il nome. Me ne è uscito anche un tour in 8 tappe dal vivo in giro per il Mondo Disco, con apertura e chiusura ad Ankh-Morpork e un pubblico da oltre 5.000 spettatori a serata. 

E soprattutto per voi un album che rilascio e potete scaricare gratuitamente (un applauso per la parola GRATIS!) perché sono generoso e schifo i soldi, e anche incidentalmente perché guadagnare con canzoni ispirate a personaggi e opere su cui non ho diritti temo possa contrariare gli eredi di Terry. 


DOWNLOAD QUI! (Google Drive - Zip 326 Mb)

Potrebbe essere tutto qua? Certo che sì, ma visto che sono sul mio blog e posso fare quello che voglio, pubblico qui sotto in esclusiva web l'intervista che un giornalista de L'Eco di Lancre ha pubblicato la scorsa domenica, nella pagina della cultura.

28 giugno 2025

La musica IA è da sfigati

Pubblicato il 28.6.25.

 


C'è questa cosa che per interesse perverso e malato seguo su Reddit sia sub di appassionati e difensori di AI art che sub molto critici a riguardo, scritti perlopiù da artisti veri che si sentono attaccati dall'invasione di "opere" di qualità discutibile e senz'anima che gli fotte i loro già limitati e difficili guadagni.

Ci sono discorsi che possono valere per le immagini, i video, i libri, ma nello specifico vorrei parlare delle canzoni, un ambito che conosco meglio degli altri e che in un certo senso mi riguarda anche in prima persona. 

Ho notato questa cosa: le canzoni scritte da IA, e presentate con onestà come tali, non se le considera nessuno se non chi le ha fatte generare, e suscitano perlopiù ribrezzo e fastidio. Anche nei gruppi pro-AI art, dove ci si aspetterebbe attenzione e rispetto per le "opere" altrui, c'è questa cosa ormai assodata che per evitare delusioni non è il caso di pubblicizzare le tue "creazioni" perché, sostanzialmente, non interessano a nessuno. Avendo io stesso fatto generare non poche canzoni, e avendo provato a farne ascoltare qualcuna, mi sono reso conto che funziona proprio diversamente se chi ascolta sa o no che una canzone è generata: la predisposizione d'animo cambia completamente il giudizio. 

Per chi l'ha fatta generare, invece, è proprio il contrario: la si sente propria, specialmente se ad esempio ci si è scritti da sé il testo o se si è particolarmente contenti del risultato, o anche solo dell'idea che c'è dietro, e anche cose un poco cringe si riascoltano a ripetizione per il gusto di sentirsi parte della creazione di qualcosa di unico e speciale. Gli si vuole bene come a un figlio, e il cervello si rifiuta di accettare anche contro la più limpida evidenza che "non l'hai DAVVERO fatta tu".

Ma diciamocelo: una cosa che piace solo a chi l'ha creata o a chi non sa cosa sia davvero cos'è? Una cosa per sfigati, appunto.

Ovviamente il discorso vale per le canzoni create amatorialmente per divertimento, il problema di chi crea tonnellate di roba AI a ritmo industriale per monetizzare su Spotify finendo in playlist random è un tema sicuramente attuale e drammatico ma rientra, per l'appunto, nell'ambito "nascondo il fatto di essere AI così magari mi ascoltano", e qui oltreché da sfigati è anche un po' da truffatori.

27 giugno 2025

Padre da zero a cento

Pubblicato il 27.6.25.

 


Rispetto a quando avevo il mio ultimo defunto blog sono cambiate diverse cose nella mia vita: ho cambiato 2 case, mi sono sposato, ho avuto una figlia. Diventare padre è una di quelle esperienze che fanno dire quella cosa odiosa ma inevitabile del "eh se non provi non sai".

Io che prima di diventare padre leggevo e seguivo gente come Matteo Bussola, che parlava di paternità in maniera abbastanza inedita ed intelligente da farsi contattare dall'Einaudi per raccogliere i post di Facebook a riguardo e farne un libro (un buon investimento per tutti, c'è da dire), mi domandavo come sarebbe stato stare dall'altra parte della barricata, ma effettivamente ero consapevole di non capire tutto. 

Poi è successa una cosa che ha mosso ulteriormente le pedine sullo scacchiere: invece di percorrere la banale via biologica io e mia moglie abbiamo intrapreso la via dell'adozione. E nostra figlia l'abbiamo tenuta in braccio esattamente 3 giorni dopo che il giudice ci ha telefonato per chiederci se eravamo disponibili ad un colloquio per una proposta di abbinamento.

Prima di quella telefonata avevamo fatto tutto l'iter coi servizi, le pratiche burocratiche, le attese, tutta la TEORIA, ma nella PRATICA sono diventato padre prendendo in braccio una bimba che 3 giorni prima era già al mondo ma che io non sapevo nemmeno esistesse. Poi certo, tutti i padri biologici lo sono diventati dopo il parto, ma l'attesa di 9 mesi è un conto alla rovescia psicologico su cui uno può tarare le emozioni (e sentirsi inadeguato lo stesso, lo so). 

Ecco, però, mi sento di dire che anche io, nel mio piccolo, ho il "eh, se non provi non sai", perché non credo esistano droghe così potenti come la forza di un salto quantico nella vita come catapultarsi in questa cosa.

26 giugno 2025

Felicemente ipocrita

Pubblicato il 26.6.25.


 

E parliamo di intelligenza artificiale, così ci togliamo il pensiero. Da utente "anziano" della Rete che ricorda i modem 56k e tutta l'era "pre Google", e che ha continuato a seguire ogni novità con interesse e curiosità, l'intelligenza artificiale mi appare come davvero un salto quantico senza pari nella storia: più del passaggio all'ADSL, le cripto, Instagram, TikTok, dei servizi Google, degli smartphone connessi, e qualsiasi altra cosa. Ma una cosa enorme proprio, che anche la fantascienza, di solito generosa e ottimista quando si tratta di pensare in grande (chi ha detto "macchine volanti"?), non ha avuto di frequente il coraggio immaginare come qualcosa che sarebbe arrivato concretamente nelle nostre vite così velocemente e in maniera impetuosa.

Ma andiamo al titolo del post: perché felicemente ipocrita? Perché seguo con interesse gli sviluppi di queste tecnologie, leggendo articoli e approfondendo, e condivido le mille riserve che i detrattori dell'AI sollevano sulle derive dei contenuti "artificiali", la teoria della Dead Internet, gli artisti umani vampirizzati e lasciati esanimi in un mondo di arte rubata e frullata e vomitata, EPPURE accanto a tanti contenuti umani metterò anche parecchi contenuti AI, opportunamente segnalati, con cui dimostrerò tutta la mia incoerenza di addestratore di modelli oligarchici di sovvertimento degli umani equilibri. Perché? Per divertimento, per sperimentare i limiti, perché mi dico "tanto poi mi fermo quando voglio" e invece il mondo mi spinge oltre.

Il mondo sta cambiando e noi siamo attori e spettatori allo stesso tempo, e in ogni istante scegliamo cosa fare e come muoverci. Personalmente ogni passo lo deciderò facendolo, però resta il fatto che questa è un'isola eretica, un rifugio punk dove il vecchio e il nuovo si possono appartare e generare mostri.

Lascio qua questo post come futuro disclaimer.

25 giugno 2025

Il ritorno

Pubblicato il 25.6.25.

 


Questo blog è un ritorno. Ho avuto almeno un paio di diari online nella mia lunga vita di utente della Rete, in particolare ne ricordo uno che chiamavo ancora semplicemente sito web e non ancora blog, e che era scritto a mano in html e php, e realizzato quando ancora piattaforme come Blogger e WordPress non esistevano, e poi uno fatto con Blogger quando i blog erano ovunque e con Google Reader seguivo millemila feed di altra gente che scriveva per il piacere di scrivere.

Ora, dopo almeno una quindicina d'anni da quel blog, voglio fare come i ricercatori di Jurassic Park e coltivare il sogno di riportare in vita, in questo mondo cambiato, i dinosauri.

È cambiato il mondo, sono cambiato io, cambieranno i post: parlerò di intelligenza artificiale, di paternità, di un mondo che tra guerre, crisi economiche e demografiche pone sfide che una volta si intuivano appena e che ora stanno diventando drammaticamente concrete, ma anche di cose random interessanti che trovo. Un blog personale come si usava una volta, forse appunto Fuori Tempo ma libero dalle tirannie degli algoritmi e dalla schiavitù di viralità, trend, stories, reels, likes, follower, programmazioni, target, brand, monetizzazioni e sponsorizzazioni, marketing che sembra aver investito come uno tsunami ogni social e ogni presenza Web, spingendo ogni utente a diventare "creator" con studi da SEO e Media Manager anche solo per fare 2 balletti in video.

La Rete può essere tutto, e può essere quello ma anche questo: uno spazio libero come una volta, per me, per chi avrà voglia di fermarsi dalla frenesia della Nuova Scrollante Rete dell'Infinito Feed Algoritmico, o più facilmente per chi si perderà e ci incapperà per sbaglio. 

A tutti, in ogni caso, Benvenuti!