28 giugno 2025

La musica IA è da sfigati

Pubblicato il 28.6.25.

 


C'è questa cosa che per interesse perverso e malato seguo su Reddit sia sub di appassionati e difensori di AI art che sub molto critici a riguardo, scritti perlopiù da artisti veri che si sentono attaccati dall'invasione di "opere" di qualità discutibile e senz'anima che gli fotte i loro già limitati e difficili guadagni.

Ci sono discorsi che possono valere per le immagini, i video, i libri, ma nello specifico vorrei parlare delle canzoni, un ambito che conosco meglio degli altri e che in un certo senso mi riguarda anche in prima persona. 

Ho notato questa cosa: le canzoni scritte da IA, e presentate con onestà come tali, non se le considera nessuno se non chi le ha fatte generare, e suscitano perlopiù ribrezzo e fastidio. Anche nei gruppi pro-AI art, dove ci si aspetterebbe attenzione e rispetto per le "opere" altrui, c'è questa cosa ormai assodata che per evitare delusioni non è il caso di pubblicizzare le tue "creazioni" perché, sostanzialmente, non interessano a nessuno. Avendo io stesso fatto generare non poche canzoni, e avendo provato a farne ascoltare qualcuna, mi sono reso conto che funziona proprio diversamente se chi ascolta sa o no che una canzone è generata: la predisposizione d'animo cambia completamente il giudizio. 

Per chi l'ha fatta generare, invece, è proprio il contrario: la si sente propria, specialmente se ad esempio ci si è scritti da sé il testo o se si è particolarmente contenti del risultato, o anche solo dell'idea che c'è dietro, e anche cose un poco cringe si riascoltano a ripetizione per il gusto di sentirsi parte della creazione di qualcosa di unico e speciale. Gli si vuole bene come a un figlio, e il cervello si rifiuta di accettare anche contro la più limpida evidenza che "non l'hai DAVVERO fatta tu".

Ma diciamocelo: una cosa che piace solo a chi l'ha creata o a chi non sa cosa sia davvero cos'è? Una cosa per sfigati, appunto.

Ovviamente il discorso vale per le canzoni create amatorialmente per divertimento, il problema di chi crea tonnellate di roba AI a ritmo industriale per monetizzare su Spotify finendo in playlist random è un tema sicuramente attuale e drammatico ma rientra, per l'appunto, nell'ambito "nascondo il fatto di essere AI così magari mi ascoltano", e qui oltreché da sfigati è anche un po' da truffatori.

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