27 giugno 2025

Padre da zero a cento

Pubblicato il 27.6.25.

 


Rispetto a quando avevo il mio ultimo defunto blog sono cambiate diverse cose nella mia vita: ho cambiato 2 case, mi sono sposato, ho avuto una figlia. Diventare padre è una di quelle esperienze che fanno dire quella cosa odiosa ma inevitabile del "eh se non provi non sai".

Io che prima di diventare padre leggevo e seguivo gente come Matteo Bussola, che parlava di paternità in maniera abbastanza inedita ed intelligente da farsi contattare dall'Einaudi per raccogliere i post di Facebook a riguardo e farne un libro (un buon investimento per tutti, c'è da dire), mi domandavo come sarebbe stato stare dall'altra parte della barricata, ma effettivamente ero consapevole di non capire tutto. 

Poi è successa una cosa che ha mosso ulteriormente le pedine sullo scacchiere: invece di percorrere la banale via biologica io e mia moglie abbiamo intrapreso la via dell'adozione. E nostra figlia l'abbiamo tenuta in braccio esattamente 3 giorni dopo che il giudice ci ha telefonato per chiederci se eravamo disponibili ad un colloquio per una proposta di abbinamento.

Prima di quella telefonata avevamo fatto tutto l'iter coi servizi, le pratiche burocratiche, le attese, tutta la TEORIA, ma nella PRATICA sono diventato padre prendendo in braccio una bimba che 3 giorni prima era già al mondo ma che io non sapevo nemmeno esistesse. Poi certo, tutti i padri biologici lo sono diventati dopo il parto, ma l'attesa di 9 mesi è un conto alla rovescia psicologico su cui uno può tarare le emozioni (e sentirsi inadeguato lo stesso, lo so). 

Ecco, però, mi sento di dire che anche io, nel mio piccolo, ho il "eh, se non provi non sai", perché non credo esistano droghe così potenti come la forza di un salto quantico nella vita come catapultarsi in questa cosa.

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