26 giugno 2025

Felicemente ipocrita

Pubblicato il 26.6.25.


 

E parliamo di intelligenza artificiale, così ci togliamo il pensiero. Da utente "anziano" della Rete che ricorda i modem 56k e tutta l'era "pre Google", e che ha continuato a seguire ogni novità con interesse e curiosità, l'intelligenza artificiale mi appare come davvero un salto quantico senza pari nella storia: più del passaggio all'ADSL, le cripto, Instagram, TikTok, dei servizi Google, degli smartphone connessi, e qualsiasi altra cosa. Ma una cosa enorme proprio, che anche la fantascienza, di solito generosa e ottimista quando si tratta di pensare in grande (chi ha detto "macchine volanti"?), non ha avuto di frequente il coraggio immaginare come qualcosa che sarebbe arrivato concretamente nelle nostre vite così velocemente e in maniera impetuosa.

Ma andiamo al titolo del post: perché felicemente ipocrita? Perché seguo con interesse gli sviluppi di queste tecnologie, leggendo articoli e approfondendo, e condivido le mille riserve che i detrattori dell'AI sollevano sulle derive dei contenuti "artificiali", la teoria della Dead Internet, gli artisti umani vampirizzati e lasciati esanimi in un mondo di arte rubata e frullata e vomitata, EPPURE accanto a tanti contenuti umani metterò anche parecchi contenuti AI, opportunamente segnalati, con cui dimostrerò tutta la mia incoerenza di addestratore di modelli oligarchici di sovvertimento degli umani equilibri. Perché? Per divertimento, per sperimentare i limiti, perché mi dico "tanto poi mi fermo quando voglio" e invece il mondo mi spinge oltre.

Il mondo sta cambiando e noi siamo attori e spettatori allo stesso tempo, e in ogni istante scegliamo cosa fare e come muoverci. Personalmente ogni passo lo deciderò facendolo, però resta il fatto che questa è un'isola eretica, un rifugio punk dove il vecchio e il nuovo si possono appartare e generare mostri.

Lascio qua questo post come futuro disclaimer.

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